Ultimamente leggiamo sempre più articoli sul boom di dimissioni volontarie che sembra stiano colpendo tutti i settori della PMI italiana. Un fenomeno inaspettato, cui le aziende devono far fronte ricercando nuovo personale che, però, non è semplice da trovare.

Boom dimissioni volontarie: da cosa dipendono

Secondo il Ministero del Lavoro, c’è stato, come abbiamo anticipato, un notevole incremento delle dimissioni volontarie, in particolar modo nel secondo trimestre de 2021. Circa il 60% delle aziende, infatti, è stata interessata da questo fenomeno e la maggior parte si è trovata impreparata ad affrontarlo. La domanda è: da cosa dipende? Chi sono i lavoratori interessati?

Per la maggior parte si tratta di lavoratori del secondo e terzo settore, inquadrati come impiegati, con un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, alla ricerca di una migliore opportunità lavorativa che possa conciliarsi anche con la vita privata.

Le cause principali che spingono i lavoratori a dimettersi per un nuovo lavoro sono, infatti, tre:

  • Ripresa del mercato del lavoro con nuove opportunità
  • Miglior equilibrio tra vita lavorativa e vita privata
  • Migliori condizioni economiche e contrattuali

Sicuramente la pandemia e l’ampliarsi dello smart working hanno fatto riscoprire soprattutto l’importanza di un equilibrio tra lavoro e vita privata e il fenomeno delle dimissioni di massa, infatti, si è acuito proprio nel 2021.

Come affrontare il fenomeno: la ricerca di personale

Di fronte al fenomeno, le aziende si sono trovate in difficoltà, soprattutto per la ricerca di nuovo personale. Non sempre è facile trovare collaboratori e dipendenti qualificati in poco tempo: il mercato è cambiato, tanto, e lo stesso si può dire delle esigenze dei collaboratori. Oggi ad annunci interessanti rispondono in pochi e addetti a determinate professioni diventano davvero difficili da reperire.

Come intervenire, allora? Ci sono diversi punti da toccare:

  • Che tipologia di figura ricerchiamo? Saperlo con precisione è fondamentale
  • Cosa offriamo al dipendente? L’offerta deve essere realmente commisurata alla figura che ricerchiamo
  • Non perdiamo tempo: far passare troppo tempo tra un colloquio e una proposta rischia di far “scappare” il candidato, soprattutto se è qualificato e ha già altre offerte da vagliare

Questi sono solo alcuni punti che toccheremo nel webinar gratuito del prossimo 31 maggio, dedicato proprio a questo argomento. Per iscriversi, sempre gratuitamente, clicca qui.